Durante il periodo ramesside (1292 – 1077 a.C.), le statue erano spesso riutilizzate. Quando erano inserite in un nuovo contesto, venivano modificate in modo da adattarsi alla nuova destinazione d’uso, alla diversa ideologia reale e al differente programma architettonico. Nuove iscrizioni si sovrapponevano alle antiche e i lineamenti del volto venivano modificati. In questa statua si riconoscono ancora tracce dello stile della tarda XVIII Dinastia: la curvatura pronunciata delle sopracciglia, gli occhi a mandorla, le labbra carnose dell’ampia bocca. Tipico invece dell’epoca ramesside è il naso aquilino. Le parti terminali del copricapo e la barba recano tracce evidenti di una rimodellatura non finita.