Atum porta un gonnellino e la Doppia Corona dell’Alto e Basso Egitto, Osiride un’elaborata corona atef con piume e corna di ariete. Il funzionario rende omaggio alle due divinità con offerte e con un breve inno scritto in sei righi sotto la scena. Per motivi ignoti (si è pensato alle tensioni sociali che accompagnarono la rivoluzione amarniana), l’immagine del potente funzionario in ginocchio davanti agli dèi fu scalpellata senza pietà, come anche il suo nome nell’inno, mentre quello nelle due colonne laterali sfuggì ai persecutori.