La statua fu scolpita in origine per un dignitario del periodo tutmoside (1500-1400), come indicato dallo stile del volto, gli occhi a mandorla inclinati verso il naso e le sopracciglia arcuate. L’iscrizione, che descrive l’uomo come “favorito dal dio, amato dal Signore delle Due Terre [cioè il re] per le sue qualità di scriba reale”, fu parzialmente cancellata, privandoci del suo nome. In epoca ramesside (1292-1076) la scultura fu riscolpita, ma solo il corpo e la parte destra della parrucca furono aggiornati al nuovo stile: la statua rimase incompiuta, con la parte riscolpita non levigata.