L’iscrizione sullo stendardo identifica la dea come Hathor di Biblo (nell’attuale Libano). Le divinità egizie, e Hathor in particolare, possono avere forme locali associate a specifiche città. La dea, consorte del dio sole e madre nutrice, è raffigurata con volto umano e orecchie bovine. Il viso ampio e arrotondato del personaggio, i lineamenti cesellati, la lunga parrucca ondulata e arricciata, e il voluminoso vestito pieghettato permettono di datare con sicurezza la statuetta all’epoca ramesside.