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Amuleto raffigurante una stele magica con il dio Horus

Horus bambino è spesso raffigurato su stele nell’atto di calpestare due coccodrilli e stringere tra le mani animali pericolosi. L’acqua versata su questi oggetti, scorrendo sulla superficie ricoperta di formule magiche, acquistava il potere di guarire chi la beveva dalle punture degli scorpioni e dai morsi dei serpenti. Le stele dovevano la loro efficacia al mito secondo cui Iside guarì con arti magiche il figlioletto Horus, morso da animali velenosi inviati dallo zio Seth, dopo che questi aveva ucciso il padre di Horus, Osiride. Allevato in segreto nella palude, il fanciullo aspettava di diventare adulto per combattere contro Seth, vendicare il padre, riprendere il trono d’Egitto e ristabilire l’ordine, la Maat.

Cat. 771
Incerto
4,6 x 4,2 x 1,9 cm
722–30 a.C.
Epoca Tarda - Epoca Ellenistica
Ignota
Collezione Drovetti, 1824
Sala 11 Vetrina 07
Museo Egizio