Il defunto in questo caso è rappresentato su entrambi gli stipiti della falsa-porta in due atteggiamenti diversi e con due parrucche diverse. Sullo stipite di destra è poi accompagnato e abbracciato da una donna che l’iscrizione identifica come “sua moglie, la sua amata, Djefai”. I geroglifici iscritti prima in orizzontale sull’architrave e poi in verticale sugli stipiti ricordano i titoli e il nome del defunto. Fra le cariche rivestite da Ankhtef c’era anche quella di sacerdote addetto al culto del faraone Cheope.