La tomba di Khentkaues, esplorata dalla missione italiana del Museo Egizio di Torino nel 1903, è formata da una mastaba con camere e cappella funeraria ricavate all’interno del corpo della struttura. La stele falsa-porta qui esposta era collocata in uno degli ambienti interni. Sugli stipiti interni sono raffigurati i figli della defunta, mentre sull’architrave e sullo stipite esterno destro l’iscrizione ricorda, come d’abitudine, il suo nome e i suoi titoli, fra cui quello di sacerdotessa addetta al culto della dea Hathor.