Anche se il volto è stato danneggiato, probabilmente per estrarre il metallo e le pietre dure usate per realizzare gli occhi intarsiati, la cura impiegata nella lavorazione, rispondente allo status sociale del personaggio, è ancora evidente nella resa della parrucca e dei lineamenti. Sono ancora visibili i baffetti, molto in voga durante la IV dinastia, realizzati a bassissimo rilievo. I geroglifici sul lato sinistro del sedile ricordano i titoli di Iteti, fra cui quello di ispettore dei sacerdoti puri della piramide del faraone Chefren a Giza.