L’amuleto doveva esser parte di uno dei cosiddetti “mattoni magici”, mattoni di argilla cruda collocati ai quattro punti cardinali della camera funeraria, nei quali era inserito un amuleto specifico protettivo. Tra questi, l’unico ritrovato da Schiaparelli nella tomba di Nefertari è proprio il cosiddetto pilastro djed, il cui mattone doveva essere collocato sulla parete ovest per respingere i nemici di Osiride.