Il ritrovamento della scultura a Deir el-Medina è immortalato da una celebre foto conservata nell’archivio storico del Museo Egizio. La foto rivela che la statua, probabilmente in origine ospitata in una cappella funeraria, al momento della scoperta si trovava già fuori dal suo contesto originario. I testi sul retro della statua contengono invocazioni alla triade tebana (Amon, Mut e Khonsu), a Ra-Harakhty e alle maggiori divinità dell’oltretomba, mentre più in basso sono rappresentate le immagini dei figli nell’atto di portare omaggio ai genitori. La statua è scolpita nel calcare bianco di Tebe ed esprime la cura per i dettagli raffinati tipici degli scultori della Sede della Verità (Deir el-Medina). I lineamenti dei volti sono attentamente scolpiti. Dalla presenza di alcune leggere asimmetrie possiamo pensare che l’artigiano autore della statua fosse più abituato a scolpire in rilievo che a tutto tondo.