“Entrammo in una camera bislunga […] nella quale, a destra, era una catasta di pietre sopravanzate dal muro ed a sinistra un sostegno per lampada in legno, in forma di fiore di loto sbocciato col suo gambo, due grandi e magnifiche paniere con grosse corde di lino, un letto; sotto a questo, rami di persea e fiori di papiro con lungo gambo: quindi uno sgabello in legno, poi un vaso con fiori dipinti intorno al collo, sul suo leggero sostegno di canna, altro vaso appoggiato alla parete.” - E. Schiaparelli
Qui esposti sono alcuni elementi del corredo funerario che Schiaparelli trova nel corridoio anziché nella camera funeraria, come egli stesso racconta nell’affascinante relazione sulla scoperta della tomba di Kha, pubblicata nel 1927. L’ampio numero di oggetti che accompagna Kha, in occasione dei suoi funerali, non trova posto nella camera funeraria, già in parte occupata dal corredo di Merit, morta prima del marito.