Anche nell’antichità si accompagnano i funerali con composizioni floreali: il loro significato simbolico richiama da una parte la caducità della vita terrena, dall’altra la speranza di rinascere e rinnovarsi come la natura nel corso dei cicli stagionali. Per questo motivo, all’interno della tomba si posano grandi fasci di persea a cui si intrecciano fiori di loto, piccole rose e talora anche infiorescenze di papiro; gli stessi fiori si usano poi per le ghirlande appoggiate sui sarcofagi, come nel caso di quello intermedio e quello interno di Kha. Seguendo una tradizione ben documentata da altri esempi, il sarcofago interno di Kha si differenzia da quello intermedio perché su di esso non vi è più traccia di resina nera, mentre la decorazione a foglia d’oro ricopre l’intera superficie. La foglia d’oro è stesa su un finissimo strato di gesso su cui sono modellati a rilievo le figure e le iscrizioni, che riprendono i testi già osservati sul sarcofago intermedio.