“A differenza del marito, la cui mummia era stata rinchiusa in triplice cassa, Mirit non aveva che due soli sarcofagi, quello esterno, quadrangolare, […], in sicomoro incatramato, smontabile in cinque pezzi oltre il coperchio, ed il secondo, interno, di forma osiriana [ovvero in forma di mummia umana], in nero ed oro la cassa, e interamente dorato il coperchio.” - E. Schiaparelli
Simile nella forma e nella struttura a quello di Kha, e a sua volta coperto da un lenzuolo di lino, il sarcofago esterno di Merit presenta alcune differenze rispetto a quello del marito, come i numerosi tasselli lignei utilizzati per colmare le lacune delle tavole, l’assenza degli elementi che riproducono la slitta per il trasporto, e lo strato di resina applicato in maniera non uniforme.
L’aspetto del sarcofago esterno e altri dettagli osservabili su quello interno inducono già Schiaparelli ad ipotizzare la morte inaspettata di Merit come spiegazione per il curioso carattere non “finito” o “adattato” di alcuni elementi del corredo funerario.